Nessuna pace per i bar tabacchi presi di mira da rapinatori a mano armata.
Il malvivente ha desistito ed è fuggito a piedi. Zio e nipote lo hanno rincorso fino al quartiere San Giuseppe, zona industriale Follani, dove ne hanno perso le tracce. Stavolta colpo sfumato per la prontezza dei gestori del bar, ma resta forte allarme e tensione per le ripetute rapine; in 31 giorni 5 messe a segno e uno fallito. A caccia del rapinatore si sono subito portati gli uomini dei carabinieri, coordinati dal tenente colonnello Vincenzo Orlando. Non sono stati notati complici in attesa. Sul posto anche la polizia, diretti dalla Dirigente Lucia D'Agostino, e da Pescara è giunta anche l'Anticrimine.
«Aveva un marcato accento napoletano e gli si vedevano solo gli occhi raccontano ancora i gestori. Gli abbiamo detto di andarsene». L'uomo infatti era vestito di scuro, giubbotto nero e volto coperto da maschera e cappello. Durante l'irruzione nel locale c'erano cinque avventori oltre all'anziana titolare Fedora.