La Asl di Teramo ha inviato le prime dieci lettere di sospensione dal lavoro nei confronti di operatori sanitari no-vax.
«Si dovranno vagliare ulteriori diversi aspetti, ci sono alcuni in malattia, altri fuori per infortunio sul lavoro, e donne in stato di gravidanza, sebbene il Ministero abbia dato il suo ok alla vaccinazione» dice il dg. Le dieci lettere inevitabile: «Per le altre ci si sta riflettendo». Preme anche il lato operativo dell'azienda: tante assenze improvvise possono incidere sul corretto svolgimento del lavoro nei reparti. I sanitari non potranno nemmeno essere riversati sul settore amministrativo: «Rappresenterebbero un costo per la Asl, dal momento che li dobbiamo sostituire, e la normativa vieta questo escamotage. Vedremo come sanare questa mancanza» spiega Di Giosia.