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CONEGLIANO - A Irina Bacal, giovanissima vittima di femminicidio, brutalmente uccisa dal suo fidanzato tre anni fa, è stata intitolata la stanza di ascolto protetto all’interno del commissariato di Conegliano. La camera, allestita dall’associazione Soroptimist Club di Conegliano e Vittorio Veneto nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”, è stata arredata per ospitare le vittime di violenze, adulte e minori. «Ringrazio l’associazione e la Polizia per il riconoscimento a mia figlia – ha detto Galia Bacal, mamma di Irina – Così non sarà dimenticata». Lei di certo non dimenticherà mai quello che è accaduto alla sua bambina e al nipotino che portava in grembo.
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