Incidenti sul lavoro, al sit in per Mattia Battistetti anche Luigi de Magistris: «Queste non sono morti bianche ma omicidi» Videointervista

TREVISO - Sit in fuori dal tribunale di Treviso questa mattina, 26 gennaio, in occasione della prima udienza sulla morte di Mattia Battistetti, l'operaio 23enne morto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - Sit in fuori dal tribunale di Treviso questa mattina, 26 gennaio, in occasione della prima udienza sulla morte di Mattia Battistetti, l'operaio 23enne morto nell'aprile 2021 mentre stava lavorando nel cantiere della ditta edile Bordignon a Montebelluna. Presente anche Luigi de Magistris, ex magistrato ed ex sindaco di Napoli che ha fatto il punto sulla tragedia e più in generale sulle morti sul lavoro: «Io ci sono sempre stato in queste lotte - spiega - Bisogna cambiare il lessico di queste tragedie. Non sono morti bianche ma omicidi. Bisogna avere fiducia nella magistratura. Sono qui perché questo Paese da troppo tempo per colpa di una politica trasversale che ha smantellato diritti e oggi non possiamo più tollerarlo. Bisogna riequilibrare i rapporti di forza, ripristinare i diritti, garantire sicurezza nei luoghi di lavoro, assumere ispettori che vadano a controllare, aumentare le pene che devono essere più severe e tutto questo si fa se c'è sentibilità, se c'è una lotta per i diritti che va alimentata nel nostro Paese. Oggi è più importante il denaro, il profitto, chi detiene i rapporti di forza. Invece è più importante la vita. Vedere sempre più giovani che perdono la vita, che perdono la vita sul lavoro, che vivono in situazioni di precarietà. E' insopportabile»

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino