Marco Mengoni in concerto, la frecciatina alla Procura di Padova: «Dovrebbe essere proibito decidere cos'è una famiglia»Video

di Lucia Russo   PADOVA - «Una cosa dovrebbe essere proibita, poter decidere cos'è una famiglia e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

di Lucia Russo

 

PADOVA - «Una cosa dovrebbe essere proibita, poter decidere cos'è una famiglia e decidere sui bambini». Così Marco Mengoni ha esordito ieri sera, 20 giugno, davanti a 30mila persone allo Stadio Euganeo nell'intro della canzone "Proibito". Un momento politico arrivato a metà concerto, un discorso forte e chiaro dedicato alle famiglie arcobaleno di Padova che in questi giorni hanno visto la loro genitorialità contestata della Procura. Il prossimo 14 novembre, il Tribunale civile dovrà decidere se rettificare o meno l'atto di nascita di una bambina di quasi sei anni, figlia biologica di una donna registrata all'anagrafe anche con il cognome della compagna come altro genitore. Alla fine della prima strofa di Proibito, Mengoni ha aggiunto: «Spero che ognuno di voi trovi l'amore e la felicità che si merita, spero riusciate ad essere felici sempre per godere di ogni momento di questa vita». Inutile dirlo, folla in delirio e bandiere arcobaleno sventolate al cielo.

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino