In trasferta dalla Sicilia per truffare una 88enne disabile grave: preso

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VICENZA - Il "colpo" era avvenuto l'inverno scorso, prima di Natale, e e seppur a distanza di diversi mesi la Squadra mobile di Vicenza, al termine di una brillante...

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VICENZA - Il "colpo" era avvenuto l'inverno scorso, prima di Natale, e e seppur a distanza di diversi mesi la Squadra mobile di Vicenza, al termine di una brillante attività investigativa, ha consentito di risalire all'identità di un truffatore siciliano, arrivato nel Vicentino "in trasferta", che ora dovrà rispondere del reato di furto pluriaggravato con destrezza. I poliziotti ritengono possa essersi reso responsabile di altri episodi simili in città e per questo hanno diffuso oggi la sua foto e anche alcune immagini della videosorveglianza (che l'hanno poi inchiodato) per consentire ad altri cittadini il suo eventuale riconoscimento.


A finire nei guai Marcello Domenico Cintura, 34 anni, residente a Palermo, già noto alle forze dell'ordine e plurioregiudicato con una sfilza di precedenti penali, soprattutto per reati contro il patrimonio, furti con strappo e anche porto d'armi. A dare l'allarme al 113, il 7 dicembre 2015, era stata un'anziana del 1927 (quest'anno ha compiuto 89 anni), residente in via Gamba, nel quartiere di San Pio X. All'arrivo sul posto dei poliziotti la donna, costretta su una carrozzella in quanto invalida, ha raccontato di essere stata truffata da un finto tecnico dell'Enel, entrato in casa con la scusa di controllare i contatori.

L'uomo era riuscito a rubare il portafoglio dell'anziana, al cui interno aveva trovato, oltre a 30 euro in contanti, anche la tessera Postamat (con il codice) che ha gli consentito di effettuare un prelievo da 600 euro nello sportello in via Giuriato 60, nello stesso quartiere, pochi minuti dopo essere sceso dall'abitazione. Lo stesso uomo era poi entrato in un bar dove nel bagno aveva abbandonato il portafoglio vuoto. Tuttavia con i filmati delle telecamera dello sportello bancomat e con le immagini del circuito interno del bar la Squadra mobile berica, in collaborazione con altre Questure italiane, è riuscita a risalire al truffatore, ora denunciato in stato di libertà.  








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Il Gazzettino