Migranti in Questura: chiedono carta d'identità, pasti migliori, climatizzatori e Sky

La Questura di Vicenza
VICENZA - Un gruppo di richiedenti asilo ospiti a Vicenza di un centro culturale gestito dalla cooperativa Cosep si è recato lunedì scorso nella...

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VICENZA - Un gruppo di richiedenti asilo ospiti a Vicenza di un centro culturale gestito dalla cooperativa Cosep si è recato lunedì scorso nella Questura berica e ha parlato con un funzionario per chiedere di poter ottenere documenti di identità, pasti diversi da quelli serviti e aria condizionata nei locali in cui alloggiano. Uno dei migranti ha anche sollecitato la possibilità di poter ottenere Sky per vedere le prossime partite di calcio. A presentarsi in Questura è stata una quindicina di persone, due delle quali (coloro che parlano meglio l'italiano) hanno illustrato al funzionario competente, in modo assolutamente pacifico, le richieste avanzate.


Sull'accaduto prende posizione Mara Bizzotto, capogruppo della Lega al Parlamento Europeo: «I clandestini presunti profughi di Vicenza che protestano in Questura perché pretendono di avere Sky per vedere le partite di calcio - accusa - meritano di tornare in Africa di corsa. Questi personaggi, tutti richiedenti asilo politico da anni (alcuni hanno persino presentato ricorso in tribunale dopo che la loro domanda è stata bocciata), devono capire che la pacchia è veramente finita e che possono tranquillamente tornare a casa loro senza nessuna possibilità di rimettere piede in Italia».

Per l'esponente del Carroccio «altro che proteste e manifestazioni: questa gente, che è mantenuta dallo Stato con colazione, pranzo e cena gratis, che non lavora e che passa le giornate a bighellonare, va rimpatriata il prima possibile. Si è mai visto al mondo che chi scappa veramente dalla guerra protesti perché non vede le partite di calcio su Sky? Siamo seri: le sceneggiate di questi falsi profughi di Vicenza sono l'ennesima presa in giro verso milioni di italiani in difficoltà che non sanno come arrivare alla fine del mese e che mai si sognerebbero di protestare per avere l'abbonamento a Sky». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino