VICENZA - Regalo di Natale anticipato di qualche giorno da parte del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza che su autorizzazione dell’autorità...
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Il naturale epilogo di sequestri di prodotti contraffatti è generalmente la distruzione, ma in questo caso i vestiti, in particolare magliette, pantaloni e giubbotti realizzati con materiali di qualità, non nocivi per la salute e previa rimozione di tutti i segni distintivi che ne caratterizzavano la falsità, sono stati consegnati, presso la caserma di Noventa Vicentina, al gruppo di volontari della San Vincenzo, guidato dal parroco don Giorgio Balbo. «Questa donazione - ha dichiarato Giuliana Corradin, presidente della San Vincenzo - costituisce un importante aiuto alla nostra missione che destina annualmente capi di abbigliamento e scarpe a 400 persone della zona e alimenti di prima necessità ad altre 220 persone».
Non è la prima volta che la merce sequestrata nel corso delle operazioni di servizio viene devoluta a un ente benefico. Secondo la legge, infatti la merce contraffatta, oggetto di sequestro da parte delle forze di polizia, di norma è destinata alla confisca e alla distruzione, ma può essere anche recuperata per fini umanitari, previa asportazione dei marchi e loghi di fabbrica illecitamente riprodotti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino