Rubano archi, frecce e attrezzi: due nomadi inseguiti e arrestati

La refurtiva recuperata dalla squadra Volante della Polizia
VICENZA - Tredici archi, una scatola con un centinaio di frecce, un metal-detector, un decespugliatore ed una saldatrice: è questo il bottino di...

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VICENZA - Tredici archi, una scatola con un centinaio di frecce, un metal-detector, un decespugliatore ed una saldatrice: è questo il bottino di un’incursione notturna avvenuta la scorsa notte, tra le 24 e l'1, nella sede della "Compagnia degli Arcieri Vicenza Asd", che ha sede in strada in strada Biron di Sopra 98. Ma i ladri, Simone Cavazza, 33 anni, nativo di Cittadella (Pd) e René Gabrielli, vicentino 18enne, entrambi residenti al campo nomadi cittadino di viale Cricoli, non avevano pensato che tutti questi attrezzi caricati sui portapacchi delle loro biciclette avrebbero potuto attirare l’attenzione di qualcuno.

 

Così quando verso le 2.30, mentre transitavano nel quartiere di San Bortolo, hanno incrociato una pattuglia di un istituto di vigilanza cittadino hanno tentato di scappare, inseguiti dalle guardie giurate che, nel frattempo hanno chiamato il 113. Da lì è iniziato un rocambolesco inseguimento in viale Ferrarin, proseguito poi nella vie Prati, Goldoni, Carducci, Gozzi e Tommaseo. Giunti in prossimità di un parco i due nomadi hanno abbandonato le bici continuando la fuga a piedi e in direzioni diverse: uno di loro ha anche colpito, facendolo cadere a terra, uno dei rangers che aveva tentato di bloccarli.

La loro fuga è terminata con l’arrivo sul posto dalle squadre della Volante della Questura che, giunte da direzioni differenti, li hanno raggiunti ed arrestati, uno in via Aleardi e l’altro in via Lamarmora. I due nomadi dovranno rispondere del reato di rapina impropria. Nello stesso parco è stata poi recuperata la refurtiva (poi restituita alla Compagnia degli Arcieri) assieme a diversi oggetti da scasso. Successivamente gli agenti si sono recati nella sede della società: sul luogo anche i responsabili e i dirigenti che hanno constatato come i due ladri avessero devastato gli ambienti e si fossero appropriati degli archi e di altri oggetti.

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Il Gazzettino