Il degrado di Campo Marzo, linea dura del Prefetto contro i delinquenti

Il degrado di Campo Marzo, linea dura del Prefetto contro i delinquenti
VICENZA  - Dopo l'escalation di episodi di violenza e spaccio di droga che continuano a verificarsi nell'area verde di Campo Marzo, a ridosso del centro storico,...

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VICENZA  - Dopo l'escalation di episodi di violenza e spaccio di droga che continuano a verificarsi nell'area verde di Campo Marzo, a ridosso del centro storico, il Prefetto di Vicenza, dottor Pietro Signoriello, al termine della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutasi questa mattina in Prefettura alla presenza, tra gli altri, dei rappresentanti della forze dell'ordine e del sindaco di Vicenza Francesco Rucco, ha firmato un provvedimento importante in termine di sicurezza. Tra gli episodi più inquietanti emersi durante la riunione, una recente operazione della Guardia di Finanza berica, che ha scoperto uno spacciatore di 17 anni che ha ceduto 70 grammi di marijuana a uno studente 15enne: i due si erano accordati tramite whatsapp e i loro messaggi sono stati intercettati.


Con l'ordinanza n. 80432 il Prefetto ha infatti ha disposto "il divieto di stazionamento nelle aree di Campo Marzo e delle adiacenti stazione ferroviaria e stazione delle corriere, come anche della viabilità immediatamente contermine consistente nelle strade adiacenti (viale Eretenio, viale Roma, viale Venezia, piazzale Bologna e viale Milano) ai soggetti che ne impediscano l'accessibilità e la fruizione con comportamenti incompatibili con la vocazione e la destinazione delle aree medesime".

"Sarà considerato responsabile di tali comportamenti - si legge nell'ordinanza - chiunque sia stato denunciato dalle forze di polizia per il compimento di attività illegali nelle aree in questione in materia di stupefacenti, in materia di reati contro la persona o in materia di danneggiamento di beni. Sarà parimenti responsabile di comportamenti incompatibili chiunque sia identificato in compagnia di uno dei soggetti destinatari di denunce precedenti". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino