Individuata baby-gang che rapinò e fratturò la mandibola a 19enne

Il parco giochi dei Ferrovieri dove è avvenuto il fatto
VICENZA - La Squadra mobile di Vicenza, al termine di una lunga indagine, ha fatto luce su una violenta rapina avvenuta la scorsa estate al parco giochi dei Ferrovieri, nel...

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VICENZA - La Squadra mobile di Vicenza, al termine di una lunga indagine, ha fatto luce su una violenta rapina avvenuta la scorsa estate al parco giochi dei Ferrovieri, nel quartiere omonimo di Vicenza. Nel pomeriggio del 14 agosto un ragazzo moldavo di 19 anni, in città in quel periodo ospiti di parenti, venne circondato e rapinato da una baby-gang, formata da un romeno, suo coetaneo, un catanese di 21 anni e un ucraino 15enne, unico minorenne del gruppo.


Secondo quanto ricostruito dalla Polizia i tre si sono avvicinati al 19enne accusandolo di aver danneggiato la bicicletta di uno di loro, pretendendo dei soldi come risarcimento. Al suo rifiuto l’hanno minacciato di morte e uno dei tre, risultato poi essere il siciliano Luigi Milici, con alle spalle diversi precedenti per danneggiamento, porto di oggetti atti ad offendere, ricettazione e reati contro il patrimonio, l'ha afferrato per il collo per poi sferrargli due pugni al volto, procurandogli la frattura della mascella. I tre si sono dileguati rubando la bici, mentre il giovane, nonostante le ferite riportate, ha chiamato il 113, facendo intervenire sul posto le volanti della Polizia. Il 19enne venne trasportato in ambulanza in ospedale, per poi essere ricoverato. A causa della fattura della mandibola fu sottoposto ad un intervento chirurgico con l’applicazione di una placca, che lo costrinse per un mese ad alimentarsi assumendo solamente liquidi.

L’attività d’indagine della Squadra mobile, che ha rintracciato anche alcuni testimoni, ha consentito di identificare i tre soggetti ora indagati per rapina aggravata, lesioni ed estorsione e quasi sicuramente verranno rinviati a giudizio. Oltre a Milici, che non è stato rintracciato, si tratta del romeno Adrian Marcel Ienciu, mentre la posizione di G.N.F., il ragazzino ucraino, è stata segnalata alla Procura dei Minori di Venezia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino