Parte dal Veneto, per la prima volta in Italia, la sperimentazione delle tariffe dinamiche sui convogli regionali: biglietto a metà prezzo nelle fasce orarie di minore...
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IL TESTI primi ad attuare il test, su 21 dei 34 convogli che quotidianamente servono la linea, sono i 2.000 dei 4.400 viaggiatori mediamente conteggiati nell'arco orario meno gettonato, con il proposito però di attirare anche quanti al momento preferiscono la macchina. «Ben venga questa iniziativa e speriamo che sia di buon auspicio anche per l'approdo dell'Alta Velocità nel Vicentino, visto che noi siamo Sì Tav», hanno rimarcato sindaci come Valter Orsi di Schio e Giovanni Battista Casarotto di Thiene. Regione e Trenitalia confidano comunque di andare oltre la provincia berica, incoraggiati dai risultati di un sondaggio effettuato da una società demoscopica relativi a gennaio del 2019, secondo cui la soddisfazione dei clienti del gruppo Ferrovie dello Stato in Veneto è pari al 92,6%, con un aumento del 3% rispetto allo stesso mese del 2018 e dell'1,4% sul 2017.
GLI INVESTIMENTISu questa base gli investimenti per l'elettrificazione delle linee sono confermati, oltre che per la stessa Vicenza-Schio, anche per l'anello bellunese, la tratta Isola della Scala-Cerea e la linea Adria-Mestre (quest'ultima a gestione regionale tramite la propria controllata Sistemi Territoriali). Il contratto fra Regione e Trenitalia, in vigore fino al 2032 benché ancora oggetto di accertamenti da parte dell'Antitrust dopo l'esposto dei tedeschi di Arriva, prevede inoltre nel giro di quattro anni la consegna di 78 nuovi convogli: 47 modelli Rock (da 700 posti) e 31 Pop (da 300), nomi musicali come i Minuetto e gli Swing degli scorsi anni, ma caratterizzati da migliori prestazioni in termini di velocità e di servizio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino