Temporali e fulmini: comportamenti da tenere nelle escursioni in montagna

Temporali e fulmini: comportamenti da tenere nelle escursioni in montagna
VICENZA - Estate è tempo di passeggiate in montagna, che possono risultare pericolose agli escursionisti per i frequenti temporali, alcuni violenti con scariche a terra di...

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VICENZA - Estate è tempo di passeggiate in montagna, che possono risultare pericolose agli escursionisti per i frequenti temporali, alcuni violenti con scariche a terra di fulmini. Il Soccorso alpino ha lanciato un invito agli appassionati perchè assumano comportamenti utili a salvaguardare la propria salute: i fulmini associati ai temporali rappresentano uno dei pericoli più temibili all’aperto.


In caso di temporali il Soccorso alpino invita a restare lontani da punti che sporgono sensibilmente come pali o alberi: non cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi, specie se d’alto fusto o più elevati della vegetazione circostante; evitare il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica; togliersi di dosso oggetti metallici come anelli, collane, orecchini e monili che possono causare bruciature; restare lontani dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini attirati dai cavi elettrici rischiano di scaricarsi a terra.

Se si è sorpresi dal temporale è necessario scendere di quota ed evitare la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette. Cercare se possibile riparo all’interno di una grotta o costruzione, lontano dalle soglie e dalle pareti delle stesse e in mancanza di meglio anche un bivacco o fienile, sempre a una certa distanza dalle pareti.

Una volta guadagnato un riparo, oppure se si è costretti a sostare all’aperto, accovacciarsi a piedi uniti per rendere minima l’estensione verticale per evitare di trasformarsi in parafulmini; evitare di sdraiarsi o sedersi per terra e restare a distanza di una decina di metri da altre persone della compagnia; tenersi alla larga da percorsi di montagna attrezzati con funi e scale metalliche e altre situazioni analoghe; se possibile cercare riparo all’interno dell’automobile con portiere e finestrini rigorosamente chiusi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino