Attribuisce la paternità ad un amico su Facebook, ma lui la denuncia

Attribuisce la paternità ad un amico su Facebook, ma lui la denuncia
VICENZA - Scherzare con commenti e foto su Facebook può essere pericoloso, la vicentina J.D.G. di 29 anni sarà chiamata in tribunale per difendersi dall’accusa...

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VICENZA - Scherzare con commenti e foto su Facebook può essere pericoloso, la vicentina J.D.G. di 29 anni sarà chiamata in tribunale per difendersi dall’accusa di diffamazione aggravata. Da fine novembre 2016 la giovane donna è mamma di un bambino, con padre ignoto: felice del suo nuovo stato pubblicò all’epoca su Facebook delle foto del neonato e scrivendo di essere “innamorata” taggò un suo amico, A.M. 42enne di Longare. Molti utenti di Facebook nel vedere abbinate le due foto pensarono che A.M. fosse il padre.


Lui non gradì, tanto da presentare denuncia contro la donna che si è difesa dichiarando che il tutto è un equivoco, che il termine “innamorata” era riferito al figlio e che taggò più di un amico, con A.M. a comparire per primo per una ragione alfabetica. Difesa dall’avv. Paola Ragazzo la mamma J.D.G. dovrà dimostrare in tribunale l’equivoco e quindi la sua innocenza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino