Ponte Bassano, appello a Franceschini: «Il restauro deve ripartire al più presto»

Ponte di Bassano
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BASSANO. «I lavori di restauro del Ponte di Bassano devono ripartire quanto prima e con una variante che tenga conto delle osservazioni di tutto il mondo accademico e professionale e dei suggerimenti operativi dell’impresa», è quanto richiede il Comitato Amici del Ponte di Bassano, formato da professionisti e docenti universitari, con una relazione tecnica inviata al Ministro Dario Franceschini, al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, al sindaco di Bassano Riccardo Poletto e a tutti gli enti interessati nell’intervento.

«I lavori di restauro si sono bloccati per molteplici cause - fa rilevare il Comitato - per lo più riconducibili ad errate impostazioni progettuali, ma non solo».

Durante la sospensione dei lavori autunnali del cantiere in alveo dovevano essere eseguiti i lavori preliminari sulle spalle del ponte per la posa della trave reticolare d’impalcato, «ma sono stati fermati perché non sono state fornite le garanzie richieste con la convenzione stipulata con il comune». La stessa impresa ha «manifestato molti dubbi sulla fattibilità di alcune opere previste dal progetto e ha richiesto e proposto varianti finora senza riscontro». Sono state sostenute ingenti spese per rilievi, monitoraggi, lavori di messa in sicurezza, consulenze tecniche, legali e progettazioni di opere accessorie, «ma i lavori di restauro veri e propri non sono iniziati e non c’è un programma certo dei lavori».

Una situazione paradossale che si trascina da tempo, che ha indotto il Comitato Amici del Ponte di Bassano, formatosi nel 2015, con lo scopo di difendere la storia, l’immagine e la concezione strutturale del Ponte, a rivolgersi al Ministro, al Presidente della Regione e agli enti interessati, considerato che «l’Amministrazione si rifiuta di prendere in considerazione l’ipotesi di una variante al progetto che tenga conto delle osservazioni di tutto il mondo accademico e professionale, oltre ai suggerimenti operativi dell’impresa, unica soluzione che può sbloccare i lavori».


Il Comitato, preoccupato dello stallo dei lavori, chiede alle «Autorità competenti e agli enti finanziatori di intervenire, secondo il proprio ruolo e i propri poteri, presso l’Amministrazione comunale di Bassano per far luce su questa situazione e trovare il modo di far ripartire i lavori».
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Il Gazzettino