Vittima di un ricatto porno sul web, denunciato per pedopornografia

Ricatto hard
ARZIGNANO – Un quarantenne residente in città, da vittima di un ricatto porno sul web è finito nei guai con una denuncia a suo carico per detenzione di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ARZIGNANO – Un quarantenne residente in città, da vittima di un ricatto porno sul web è finito nei guai con una denuncia a suo carico per detenzione di materiale pedopornografico. Il protagonista della vicenda è un operaio arzignanese, una delle circa 90 vittime in tutta Italia del 26enne L.M., toscano di Pistoia, denunciato nelle scorse settimane per sostituzione aggravata di persona. Con un ingegnoso sistema l’uomo scaricava da siti porno foto e video di giovani e belle donne, materiale che inseriva su siti hot spacciandosi per una delle giovani ragazze ritratte ed entrare così in contatto con le sue vittime. Il toscano una volta in confidenza con un uomo faceva scattare il ricatto: fingendosi una ragazza minorenne chiedeva denaro da accreditare su un conto tramite posta-pay per non svelare sul web i contatti avuti. Tanto è stato chiesto anche all’operaio arzignanese che nei giorni scorsi è stato contattato a casa dai carabinieri della stazione di via Diaz per raccogliere nuove testimonianze per l’inchiesta in corso sul truffatore. Nel corso della vista i militari hanno esaminato il personal computer del quarantenne per trovare materiale pedopornografico. Ed è scattata una pesante denuncia a suo carico.  
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino