BASSANO - Un progetto capace di ridare lustro ad un teatro di cui la città di Bassano sogna di riaprire presto i battenti, fondato nel lontano 1811 e che nel 1816 ha...
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Disegni, planimetrie e ipotesi
per riportare il teatro all'antico prestigio
L'architetto Antonio Guglielmini e l'ingegnere Mario Zocca hanno illustrato alla stampa nei dettagli il progetto che, coinvolgendo un totale di 22 mila metri cubi disponibili, non andrebbe a stravolgere il piano urbanistico attualmente in vigore, occupando gli spazi già esistenti. Sviluppato su tre piani fuori terra e due interrati, il nuovo teatro in viale dei Martiri sarà predisposto in maniera da poter rispondere alle più diverse esigenze e, nello specifico, potrà essere adibito a sei diversi utilizzi. Teatro classico all'italiana (per concerti, meeting e cinema), sala per operetta musicata, grande orchestra con camera acustica, arena con palco centrale in sala, sala per sfilate di moda o per balli e manifestazioni. Il teatro potrò assumere dunque diverse sfaccettature variando la disposizione interna di palco e posti a sedere (per un totale di 710).
Una struttura quindi versatile, accessibile in ogni sua parte ai diversamente abili grazie ad un ascensore in vetro non invasivo dello spazio, e facilmente raggiungibile visti gli oltre mille parcheggi presenti nelle vicinanze. Al piano terra un foyer con due entrate differenti, una per il pubblico e l'altra per il materiale di scena, il bar e la biglietteria, mentre al primo piano verrebbe predisposta una sala accademica con cento posti. Al di sopra di questa, una mediateca libera ed autonoma rispetto al teatro. Ai piani interrati, infine, il guardaroba, i camerini e le sale prova. Il teatro, nello specifico, sarà sviluppato su tre ordini di gallerie, il loggione e la platea, con palcoscenico mobile e diviso in settori.
L'intero fabbricato, va ricordato, è vincolato dalla Sovrintendenza come monumento artistico, e ciò permette ai privati un notevole abbattimento fiscale nel costo complessivo di intervento. Il progetto è stato presentato all'amministrazione comunale, ma ancora non è stata resa nota la cifra alla quale lo stabile sarebbe messo in vendita e che il comune dovrebbe eventualmente sborsare per l'acquisto.
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Il Gazzettino