VICENZA - Dal Villaggio Marzotto di Jesolo al carcere di Vicenza. Dalla struttura balneare sull'Adriatico alla casa circondariale berica. Quattrocento televisori - già...
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Un'operazione che rientra in un piano di dismissione degli apparecchi usati nel complesso turistico e portata a termine con la collaborazione del Comune e dello stesso carcere, che accoglie 230 detenuti. Soddisfatto il direttore Fabrizio Cacciabue: «Le attività che si svolgono all'interno della casa circondariale hanno una valenza pedagogica, secondo l'articolo 27 della Costituzione - spiega - La disponibilità della tv durante la detenzione è essenziale per consentire il contatto dei ristretti con la vita della comunità libera, ai fini del benessere psicofisico e del reinserimento post-detentivo».
Gli fa eco Roberto Volpe, amministratore delegato della Fondazione Marzotto: «L'iniziativa mantiene fede ai valori del nostro fondatore, Gaetano Marzotto. I televisori forse sarebbero finiti in discarica se non ci fosse stato un incontro fortuito tra me e l'assessore Isabella Sala». «Siamo stati il tramite - conferma quest'ultima - di uno scambio nell'ottica ecologica di riuso delle risorse». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino