Sgarbi presenta Giovanni Demio, il grande pittore scledense del '500

Un'opera di Giovanni Demio
SCHIO - Appuntamento mercoledì 31 ottobre con l’arte dalla A maiuscola e il critico Vittorio Sgarbi che come curatore alle 15 a palazzo Fogazzaro di via Pasini...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SCHIO - Appuntamento mercoledì 31 ottobre con l’arte dalla A maiuscola e il critico Vittorio Sgarbi che come curatore alle 15 a palazzo Fogazzaro di via Pasini presenterà la mostra “Giovanni Demio e la Maniera Moderna. Tra Tiziano e Tintoretto”. Resterà aperta al pubblico fino al 31 marzo 2019: è stata voluta dall’amministrazione comunale per ricordare Giovanni Demio, artista scledense tra i più eccentrici e sfuggenti che si siano espressi in Italia nel Cinquecento, maestro girovago che ha lasciato opere di grande valore in tutta Italia, per la prima volta raccolte in un’unica esposizione proprio nella sua città natale.

 
Giovanni Gualtieri, noto come Demio (Schio, 1500 circa - 1570?) è stato un pittore e mosaicista italiano: risulta essere uno dei primi artisti dell'area lombardo-veneta a esprimersi attraverso il manierismo, apprezzato dai contemporanei. Andrea Palladio lo definì "huomo di bellissimo ingegno" e Giovanni Grimani "eccellentissimo in tale arte". Completano l’esposizione significative opere di maestri del Cinquecento che influenzarono il suo percorso artistico tra cui Moretto, Romanino, Lambert Sustris, Jacopo Bassano, Battista Franco, Schiavone, Tiziano, Tintoretto e Veronese.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino