Padre in fin di vita, il figlio confessa: «L'ho colpito 4 volte, ma sono malato»

La casa di Montecchio Maggiore dove è avvenuto il fatto
MONTECCHIO MAGGIORE - Ha ammesso le proprie responsabilità Salvatore Pangallo, il 49enne che nella mattinata di giovedì scorso ha aggredito il padre di 89 anni,...

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MONTECCHIO MAGGIORE - Ha ammesso le proprie responsabilità Salvatore Pangallo, il 49enne che nella mattinata di giovedì scorso ha aggredito il padre di 89 anni, colpendolo per almeno quattro volte con una sedia della cucina, all'interno della loro abitazione (l'uomo infatti vive con i genitori) di Montecchio Maggiore, riducendolo in fin di vita, con l'anziano che ancora lotta tra la vita e la morte nella sala di rianimazione dell'ospedale San Bortolo di Vicenza.


Oggi, nel casa circondariale di Vicenza, è avvenuto l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice, Matteo Mantovani, che è durato circa un'ora e un quarto: Salvatore, che deve rispondere di tentato omicidio, ha confermato le sue colpe, peraltro già ammesse ai carabinieri, nel momento in cui l'uomo è stato arrestato, nella tarda serata di venerdì, dopo una fuga durata circa 36 ore, in cui si è spostato anche fuori provincia. Il 49enne, accompagnato dal suo legale, l'avvocato Luigi Rizzo, ha però fatto presente al giudice, che dovrà decidere per la convalida del fermo, di essere «malato e psichicamente sofferente».

Lo stesso Salvatore avrebbe ammesso che il motivo del litigio riguarderebbe una questione economica, probabilmente quei 300 euro che lo stesso avrebbe poi rubato dalla casa per poi dileguarsi. Con quei soldi sarebbe poi andato a giocare in una sala scommesse di Montecchio (dove avrebbe vinto una cifra ingente, oltre 1.500 euro) per poi recarsi successivamente in treno nel Veronese, dove ha trascorso la notte tra giovedì e venerdì.
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Il Gazzettino