Droga in Olanda, l'ex assessore Quero: «Era per uso personale, mia moglie è solidale»

Matteo Quero ex assessore Vicenza
​VICENZA  - «La droga era per me, per uso personale. L'ho comprata in Olanda e non in Italia perché non do i soldi alle mafie». A "La...

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​VICENZA  - «La droga era per me, per uso personale. L'ho comprata in Olanda e non in Italia perché non do i soldi alle mafie». A "La Zanzara" su Radio 24 ha parlato Matteo Quero, ex assessore a Vicenza e da pochi giorni ex amministratore di un'azienda pubblica, l'Amcps, controllata dal Comune di centrosinistra  dimissionato dalla giunta per una vicenda di droga. «Questa  è la mia ultima uscita pubblica. Non vedo l'ora di tornare alla mia vita, semplice e lontana dai riflettori».


Perché ha comprato così tanta droga in Olanda?
«Non vado in Olanda una volta al giorno, per questo era tanta. Non voglio dare i soldi alle mafie. Il discorso è molto semplice: sono una persona normale che lavora molto durante il giorno e la sera invece di bersi una bottiglia di vino o di whisky o prendersi del Valium e dare i soldi alle case farmaceutiche, sono all'antica e mi faccio un thè oppure mi fumo una canna. E poi dormo. Non faccio nient'altro. Quella droga lì mi serviva per i prossimi due anni. Me l'hanno sequestrata e mi hanno rilasciato perché mi hanno creduto
».

A Vicenza la dipingono come un mostro..
 
«State parlando col diavolo in persona. Passo per alcolizzato, drogato e puttaniere. In realtà lavoro come un negro, mi faccio un mazzo da paura, ho famiglia e figli. Non volendo dare soldi alle mafie me ne sono andato in un posto legale dove prendermela senza dare fastidio a nessuno. Non ho fatto del male a nessuno. Il sindaco Variati - aggiunge - ha avuto perfettamente ragione a mandarmi via. Ma ho fatto benissimo il mio lavoro anche facendomi le canne. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, ho riportato in utile l'azienda comunale dove sono stato nominato. E poi non fumo tutte le sere, tre quattro volte a settimana. Dipende da come sto. Altrimenti in Olanda non lavorerebbe nessuno. Ti dicono: è droga. Ma la marijuana è una pianta, semplicemente una pianta».

Infine la battuta sulla  moglie?
«È solidale con me». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino