Si ferma a riposare sul sentiero: masso precipita e lo uccide

Gianfranco Burlini
TREVISO - Colpito alla testa da un masso precipitato dalle rocce soprastanti. È morto così ieri pomeriggio Gianfranco Burlini, 56 anni, ex manager dell'Aprilia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - Colpito alla testa da un masso precipitato dalle rocce soprastanti. È morto così ieri pomeriggio Gianfranco Burlini, 56 anni, ex manager dell'Aprilia di Noale e della Carraro Trattori di Padova, ora alla Forgital Italy spa di Vicenza. Si era fermato qualche istante a riposare, durante una passeggiata in lungo i sentieri del Lagorai: un masso precipitato dalle rocce soprastanti lo ha colpito in pieno, provocandogli un grave trauma cranico e facendolo cadere nella scarpata sotto la via. Burlini, insieme a un amico, stava percorrendo i sentieri sopra Bieno e Pieve Tesino, ai piedi del monte Castelletto e del Cimon dela Rava. Si trovava ad una quota di 1480 metri circa, all'incrocio di due sentieri. Il masso che lo ha colpito gli ha fatto perdere i sensi, facendolo scivolare per qualche metro nella scarpata.


L'allarme, da parte del compagno di escursione, è stato immediato e il personale della centrale unica di emergenza ha subito mobilitato il personale del nucleo elicotteri dei vigili del fuoco permanenti, oltre ai sanitari e al Soccorso alpino.
L'elicottero ha raggiunto la zona dell'incidente, calando con il verricello il medico. Dopo oltre quaranta minuti di tentativi di rianimazione, al personale sanitario non è rimasto altro da fare che constatare il decesso.
La salma dell'uomo è stata così caricata a bordo dell'elicottero dei vigili del fuoco e poi trasferita a Borgo Valsugana, dove è stata ricomposta nelle camere mortuarie dell'ospedale San Lorenzo, in attesa dell'arrivo dei familiari per le tristi formalità di rito. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino