MARANO VICENTINO - Angelo Lavarra, 43 anni, accusato dai carabinieri della morte dell'ex moglie di Anna Filomena Barretta, 42enne, con la quale condivideva la casa...
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Lavarra continua a sostenere che, mentre lui stava riposando dopo la notte di lavoro, l'ex moglie si è suicidata con la pistola d'ordinanza Beretta 9x21 che lui aveva riposto nell'armadio. Un'ipotesi che in realtà è rimasta tale per nove giorni sino alla svolta delle indagini da parte dei militari del nucleo investigativo di Vicenza, assieme ai colleghi del Ris di Parma. A far emergere i maggiori dubbi è stata l'autopsia, secondo la quale il proiettile fatale sarebbe stato sparato alla nuca della donna, non in bocca, come invece ipotizzato in un primo momento.
Sulla vicenda gli investigatori avrebbero in mano altri elementi ritenuti «sin troppo chiari», tra cui quello del proiettile sparato da 30-35 centimetri, una distanza poco compatibile con un gesto estremo, soprattutto per chi, come nel caso della 42enne, non aveva dimestichezza con le armi. Pare infine che la Barretta, di professione cassiera al centro commerciale Carrefour di Thiene, possa essere stata trascinata in casa, da una stanza all'altra, per far avvalorare l'ipotesi del suicidio. Tutta questa serie di elementi hanno convinto gli investigatori a sottoporre Lavarra al fermo di indiziato di delitto per omicidio. Ora, come detto, spetterà al Gip valutare adesso gli elementi probatori contro di lui, e decidere se convalidare o meno il provvedimento cautelare in carcere a Vicenza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino