ASIAGO. «Saranno coinvolte le imprese locali per il taglio e recupero del legname degli alberi abbattuti dalla tempesta di vento e acqua abbattutasi sull’Altopiano di...
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«Sarà l’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, utilizzando anche droni e satelliti, a censire, con precisione scientifica, i danni subiti dai boschi di larici e abeti dell’Altopiano di Asiago. Le prime stime dicono che la tempesta di fine ottobre che si è abbattuta sul Veneto abbia lasciato a terra dai 300 ai 400 mila metri cubi di legname».
Dopo i primi giorni nei quali i soccorsi sono stati impegnati ad affrontare l’emergenza prioritaria alle strutture civili e alla viabilità, bisogna ora affrontare «la catastrofe ambientale che si è abbattuta sui boschi e prati dell’Altopiano - ha sostenuto l’assessore. - L’Avepa farà una fotografia dettagliata dell’intero territorio regionale pre e post evento e sarà istituito un tavolo regionale di coordinamento che vedrà la partecipazione di Unione Montana, Dipartimento regionale foreste, Avepa, Veneto Agricoltura e Servizi forestali, per coordinare le operazioni di espianto, rivedere le normative autorizzative e impostare la fase successiva della riforestazione.»
Priorità all’esbosco dell’enorme quantità di materiale legnoso abbattuto o pericolante. «Coinvolgeremo le imprese locali per il taglio e il recupero del legname, che ben conoscono il territorio», ha proseguito Pan, non nascondendo le preoccupazione per la movimentazione logistica degli ingenti quantitativi di legname da recuperare e per la sua valorizzazione sul mercato. «Sarà il tavolo regionale di coordinamento a scegliere la via migliore per coordinare la fase di raccolta, stoccaggio e vendita dei tronchi abbattuti.» Bisognerà inoltre programmare «in collaborazione con i servizi forestali, le istituzioni dell’Altopiano e la filiera dei vivai regionali, la ricostruzione del patrimonio boschivo secondo criteri di sostenibilità e di salvaguardia ambientale”.» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino