VICENZA - Centro storico coperto di luci, Campo Marzo al buio. A quasi una settimana dall'accensione delle luminarie, a Vicenza spicca la differenza di trattamento tra le...
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Difficile non notare il contrasto, segnalato da qualche cittadino, tra la cascata di lampadine che avvolgono i dintorni piazza dei Signori e l'oscurità di Campo Marzo. Un contrasto più evidente per l'assenza della pista di ghiaccio. L'impianto era previsto, ma l'amministrazione comunale ha dovuto rinunciare, come conferma l'assessore alla formazione Umberto Nicolai: "Purtroppo non è stato possibile realizzare la pista perché non sono pervenute offerte, anche se avevamo dato la disponibilità a coprire le spese di acqua, luce e gas per un costo di 15 mila euro".
Eppure palazzo Trissino ha esteso gli addobbi a vie finora escluse, come corso San Felice, piazza Venti Settembre e viale Roma, dove le luminarie si fermano. Risultato: la porta di accesso alla città è illuminata, il parco vicino no.
L'unico simbolo natalizio è la giostra nell'esedra del caffè Moresco, ancora chiuso perché in cerca di un gestore. Talvolta capita che le forze dell'ordine si imbattano in qualche senzatetto sorpreso a dormire sotto il portico. Ma il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci respinge le critiche: "Le luminarie in Campo Marzo non ci sono mai state. Non ha senso portare le luci di Natale. Mancano i negozi. Lo sforzo dell'amministrazione che ha potenziato l'illuminazione in viali finora esclusi è stato apprezzato".
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Il Gazzettino