VICENZA - Gesù bambino? E' nato nella Sala del quadro di Monte Berico, riprodotta in scala assieme alla celebre tela di Veronese. Ma anche ai piedi dell'altare del...
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Sono una trentina le tappe dell'itinerario dei presepi realizzati da volontari e associazioni in altrettante parrocchie del capoluogo berico. Una tradizione proposta ogni anno con tecniche e materiali nuovi. «L'obiettivo è invitare i cittadini a fermarsi un po' e a meditare su valori sempre validi», spiegano i responsabili dell'associazione “Presepi di Vicenza”.
Il percorso «alla scoperta del vero significato del Natale» parte dalla cattedrale (il presepio si può vedere fino al 26 gennaio dalle 7.30 a mezzogiorno e dalle 15.30 alle 19), prosegue per san Michele ai Servi (fino al 2 febbraio dalle 8 a mezzogiorno e dalle 16 alle 19), san Lorenzo (fino al 2 febbraio dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 20). Tocca poi la basilica di san Felice (fino al 31 gennaio dalle 8.30 a mezzogiorno), la chiesa Sacra famiglia di san Lazzaro (fino al 15 gennaio dalle 7.30 a mezzogiorno e dalle 15 alle 19), santa Croce dei Carmini (fino al 2 febbraio dalle 8 a mezzogiorno e dalle 15.30 alle 18.30), Cuore immacolato a San Bortolo (fino al 2 febbraio dalle 7 a mezzogiorno e dalle 15 alle 19), san Giovanni Battista a Laghetto (fino al 31 gennaio dalle 8 a mezzogiorno e dalle 14 alle 19).
Le altre tappe sono le chiese di san Giuliano (fino al 6 gennaio) e san Pio X (fino al 4 febbraio dalle 9 a mezzogiorno e dalle 15 alle 18), e il santuario di Monte Berico (fino all'8 gennaio dalle 7.30 a mezzogiorno e dalle 14.30 alle 18.30). In esposizione inoltre i presepi di Maddalene, Araceli, san Marcello ai Filippini, san Marco, santa Bertilla e santa Maria Ausiliatrice. Fino all'8 gennaio a Casale si ammirerà il presepe in arena con statue a grandezza naturale, mentre altri presepi artistici sono stati ricavati nelle chiese di sant'Andrea, santa Lucia e Ospedaletto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino