VICENZA - "Devono essere riassunte". Non bastava il rischio di commissariamento. Sull'Ipab di Vicenza si abbatte una nuova tegola. A far discutere è il mancato...
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Il 24 novembre, alle 17, dall'istituto San Camillo di via Formenton le Unioni sindacali di base (Usb) promuoveranno un corteo che attraverserà il centro e arriverà in comune. "Siamo di fronte al brutto epilogo di appalti al massimo ribasso nati male e finiti peggio - sbottano i responsabili sindacali -. A pagare saranno le lavoratrici, madri con famiglia e figli, impiegate al San Camillo da 10 anni".
Queste ultime prenderanno parte alla manifestazione per ribadire la loro contrarietà alle scelte dell'ente di contra' San Pietro. "Il personale è gettato allo sbaraglio", tuonano.
Sulla vicenda, Turra è chiaro: "Abbiamo assunto a tempo determinato 54 persone, di cui 31 da Bramasole. Un bando di gara di Ipark modificherà il contratto e lo trasformerà a tempo indeterminato. Non potevamo assumere tutto il personale della cooperativa. Sarebbe stato contraddittorio adottare lo stesso modello organizzativo". Ma le Usb non ci stanno: "Le scuse sono offensive e discriminatorie. Le signore hanno un diploma e hanno superato una selezione. Tuttavia, a parte una, le 13 dalla pelle nera sono state escluse". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino