Dopo i vermi nel letto dell'anziano l'Ipab può essere ri-commissariata

Dopo i vermi nel letto dell'anziano l'Ipab può essere ri-commissariata
VICENZA - "Siamo tra color che son sospesi". L'Ipab di Vicenza finisce nel limbo. Il presidente Lucio Turra riprende il celebre verso di Dante per descrivere la situazione...

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VICENZA - "Siamo tra color che son sospesi". L'Ipab di Vicenza finisce nel limbo. Il presidente Lucio Turra riprende il celebre verso di Dante per descrivere la situazione all'interno dell'ente assistenziale berico. Fino a gennaio il complesso che ospita 800 anziani sarà sorvegliato speciale. In altre parole a rischio commissariamento.




Il caso dei vermi sul letto di un paziente, ripresi anche da un video diventato virale, e i disservizi emersi in ottobre al San Camillo in occasione dell'ispezione dell'Ulss 6 - condizioni igienico sanitarie precarie, arredi fatiscenti, disorganizzazione nella gestione degli ospiti - ha spinto la Regione a chiedere interventi urgenti per la sistemazione dei reparti, sia sotto l'aspetto sanitario che strutturale. A gennaio ci saranno ulteriori verifiche da parte degli uffici competenti per controllare che il San Camillo abbia voltato pagina. In caso contrario, scatterà il commissariamento. Se così fosse, sarebbe il terzo in pochi anni.



Al consiglio di amministrazione di Turra sono stati dati due mesi e mezzo di tempo. "Nel frattempo ci siamo mossi - assicura il presidente - Abbiamo pulito e sanificato i locali. Inoltre verrà indetto un bando per rinnovare gli arredi. Lavoreremo intensamente. Per il San Camillo spenderemo 600 mila euro. La Regione ha fatto il suo dovere. Al suo posto mi sarei comportato allo stesso modo".



Ma sarà l'intero complesso Ipab a rifarsi il trucco. Grazie ai 5,4 milioni di euro giunti da Venezia - inizialmente destinati a una nuova struttura a Laghetto - e ai 2 milioni di euro che dovrebbero arrivare dalle alienazioni di immobili dismessi, verranno recuperati i reparti per non autosufficienti della residenza San Pietro e altri istituti, come il Trento. Attualmente i letti cosiddetti freddi - cioè quelli vuoti - sono una settantina. "Siamo in regime di concorrenza - taglia corto Turra - L'importante è attuare l'accordo di programma con la Regione". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino