Riscaldano casa col braciere: due senegalesi intossicati dal monossido

Riscaldano casa col braciere: due senegalesi intossicati dal monossido
SCHIO - Mattina di Capodanno movimentata, ieri, in via Boscardin nella frazione di Ca’ Trenta dove otto cittadini maschi del Camerun hanno rischiato l’intossicazione...

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SCHIO - Mattina di Capodanno movimentata, ieri, in via Boscardin nella frazione di Ca’ Trenta dove otto cittadini maschi del Camerun hanno rischiato l’intossicazione da monossido di carbonio dopo avere festeggiato assieme la notte di San Silvestro in un ambiente riscaldato da un braciere. Verso le 10 ieri due degli otto senegalesi, colpiti da un malessere diffuso, si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso: sono stati trattenuti in osservazione per procedere alle cure del caso di intossicazione da monossido di carbonio. Informato della presenza nell’appartamento di Ca’ Trenta di altri sei senegalesi, il personale medico ha allertato il 115. Una squadra di vigili del fuoco si è precipitata in via Boscardin dove hanno trovato svegli e in buone condizioni i sei senegalesi. Dopo avere rilevato con la strumentazione la presenza di monossido di carbonio nell’appartamento, i pompieri hanno arieggiato e risanato l’ambiente con il consiglio di non accedere più il braciere.

 
L’episodio rende attuale l’appello lanciato più volte dalle forze dell’ordine. «Ad accendere i bracieri in casa sono in particolare gli stranieri provenienti da certe parti del Mondo, per le loro consuetudini e forse anche per risparmiare sulla bolletta del metano. Non possiamo che invitare tutti a evitare metodi improvvisati per riscaldare gli ambienti, ma utilizzare termosifoni e caldaie che devono essere a norma con la periodica manutenzione».   
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Il Gazzettino