Famiglia distrutta: papà Daniele, mamma Anna e la piccola Diletta di 5 mesi

Anna e Daniele nel giorno più bello
SCHIO - Una tragedia immane per la comunità scledense: le vittime delle schianto avvenuto questa  notte sull'autostrada A13 Bologna-Padova, all'altezza di...

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SCHIO - Una tragedia immane per la comunità scledense: le vittime delle schianto avvenuto questa  notte sull'autostrada A13 Bologna-Padova, all'altezza di Saletto (Bo) erano di  Schio (Vicenza) e componevano un unico nucleo familiare, papà, mamma e figlioletta: a perdere la vita Daniele Miniati, 32 anni, Anna Pieropan, 29enne e la figlia Diletta di soli 5 mesi, che era nata nel mese di maggio ed era l'unica figlia della coppia.


La famigliola viaggiava a bordo di un camper, che sarebbe stato tamponato da una Fiesta  per poi ribaltarsi. Coinvolto anche un pullman (a bordo dei ragazzi di Pordenone che stavano rientrando da Lucca per l'evento Lucca Comics) e poi una catena di collisioni. I due genitoni sono morti sul colpo dopo l'impatto con il pullman. I sanitari hanno tentato a lungo di rianimare sul posto la neonata, purtroppo vanamente.

E' una comunità in lutto quella di Schio, che si è risvegliata stamane con questa terribile notizia. La famiglia, molto conosciuta anche perchè impegnata nel sociale, abitava nel Quartiere del Sacro Cuore, vicino all'impianto di atletica leggera. Entrambi i coniugi lavoravano nel settore socio-sanitario, lei come fisioterapista in alcune strutture mediche della zona. «E' un giorno tristissimo - il commento del sindaco Valter Orsi, che si è subito recato dai familiari per portare le condoglianze della città - ci stringiamo attorno alle rispettive famiglie, che erano molto conosciute e stimate in città».

I funerali si terranno nei prossimi giorni, e non è escluso che nel giorno delle esequie possa essere proclamato il lutto cittadino. Ma al momento il primo cittadino scledense non vuole anticipare nulla. «Ho intenzione di parlare con i familiari prima di prendere qualsiasi decisione. A queste famiglie daremo tutto il nostro appoggio possibile, anche mettendo a disposizione i nostri psicologi e altre figure simili».
 

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Il Gazzettino