Le connessioni colorate di Melioli nella stanza in cui non si può non entrare

Melioli durante l'allestimento
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VICENZA - In un mondo iperconnesso, siamo tutti nodi di una rete infinita. Iler Melioli, artista fra i più interessanti della scena italiana fin dagli anni '90, espone fino al 22 gennaio (vernice giovedì 1 dicembre alle 18, apertura dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19.30), alla galleria Yvonneartecontemporanea in Contrà Porti 21, Res Extensa, la mostra che racchiude la sua attuale ricerca sul tema delle relazioni potenzialmente infinite fra opere e spazio espositivo. A cura di Riccardo Caldura e Maria Yvonne Pugliese, Res Extensa riunisce opere pittoriche e sculture che escono dai propri confini, si toccano, si espandono e disegnano una trama di linee e percorsi capace di prendere il controllo dello spazio e definire qualsiasi elemento entri nei suoi confini, sguardi compresi.

 
I colori scelti da Melioli, che l'artista definisce 'temperature', si muovono fra gialli, azzurri, viola, sempre mantenendo una tonalità fredda che, nell'insieme, risulta eccezionalmente energetica e brillante, quasi elettrica. Il risultato è un gioco vibrante di connessioni che permeano e avvolgono e rimandano per analogia al mondo di circuiti, cablaggi e reti fisiche che percorrono le nostre città e indirizzano i nostri messaggi e, quindi, le nostre vite. Res Extensa si svolge nello spazio di una stanza nella quale non si può non entrare, un po' mostra e un po' esperienza. 


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Il Gazzettino