«Il miglior antifurto? Il vicino», firmato l'accordo per la "Sicurezza partecipata"

«Il miglior antifurto? Il vicino», firmato l'accordo per la "Sicurezza partecipata"
BASSANO - Cittadini in prima linea per la sicurezza della propria città. Succede a Bassano del Grappa, che farà da apripista per la provincia cominciando in via...

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BASSANO - Cittadini in prima linea per la sicurezza della propria città. Succede a Bassano del Grappa, che farà da apripista per la provincia cominciando in via sperimentale nei quartieri di San Michele, San Vito e San Marco. Questa mattina, 29 maggio, infatti, in prefettura a Vicenza è stato firmato il Protocollo d’Intesa “Il Controllo di Vicinato” dal Prefetto Umberto Guidato e dal Sindaco Riccardo Poletto, alla presenza del Questore Giuseppe Petronzi, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Alberto Santini e del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Crescenzo Sciaraffa, di durata triennale.


Che cosa succederà? Niente di traumatico: alcuni bassanesi che nelle scorse settimane si sono resi disponibili al servizio, dopo essere stati formati dalle forze dell’ordine, potranno riferire al coordinatore del gruppo situazioni sospette o potenzialmente pericolose per la sicurezza del quartiere, senza cambiare in alcun modo le proprie abitudini, ma continuando a vivere la propria vita con normalità, senza ronde, passeggiate o altro. Il coordinatore potrà quindi segnalare alle forze dell’ordine notizie “di qualità”, fornite da chi vive e conosce la propria zona. L’obiettivo dell’iniziativa è chiaro: realizzare una nuova forma di partecipazione che preveda la stretta collaborazione tra cittadini e forze di polizia per monitorare situazioni di disagio o problematiche nei vari quartieri.


«Bassano - ha sottolineato l’assessore alla sicurezza Angelo Vernillo - ha una grande tradizione di comunità e di vicinato e i comitati di quartiere sono un esempio positivo di volontariato e collaborazione tra cittadini. Chiaramente nel momento in cui accadono fatti criminosi tutti i cittadini non solo possono, ma hanno il dovere di segnalarli subito alle forze dell’ordine. Con questo progetto vogliamo anche favorire la conoscenza tra vicini, promuovere una socialità positiva ed attiva tra abitanti dello stesso quartiere. Il miglior antifurto è il mio vicino».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino