Fusione comuni: nuovi scenari politici e amministrativi dopo il voto

Valbrenta
VALBRENTA. Dopo il voto contrario, il comune di Solagna uscito dalla possibile fusione dalla porta principale in seguito al dissenso popolare, paradossalmente potrebbe rientrare...

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VALBRENTA. Dopo il voto contrario, il comune di Solagna uscito dalla possibile fusione dalla porta principale in seguito al dissenso popolare, paradossalmente potrebbe rientrare dalla finestra della normativa. E’ solo un’ipotesi molto remota e in contrasto con il parere espresso dalla popolazione, ma sulla carta possibile come emerso nell’ultima riunione del consiglio dell’Unione Montana Valbrenta, convocato questa mattina, sabato 29. Il presidente Luca Ferazzoli, analizzando l’aspetto politico del risultato dei voti, ha fatto presente le possibilità, previste dalla legge regionale, che saranno prese in considerazione dal Consiglio Regionale nell’esaminare l’esito del voto sia per ogni singolo comune, che nel complesso dei cinque enti.

«La Regione, secondo una recente prassi, pare intenzionata - ha spiegato Ferazzoli, - ad adottare le scelte conseguenti, rispettose della volontà popolare. Però in linea teorica si prospettano tre alternative: 1) la fusione dei 4 comuni dove è prevalso il ‘SI’; 2) il rigetto del progetto di fusione; 3) la fusione di tutti i cinque comuni considerando che, nel complesso dei votanti, il voto favorevole è prevalso su quello contrario
Data per scontata l’approvazione della prima ipotesi, cioè la fusione dei quattro comuni consenzienti di Campolongo sul Brenta, San Nazario, Valstagna e Cismon del Grappa, si aprono nuovi scenari e anche nuove problematiche sia per la gestione dei servizi in forma associata già in corso da diversi anni, sia per il governo dell’Unione Montana.
Con la nascita del nuovo comune verrà meno l’obbligo dell’esercizio associato delle funzioni fondamentali e sarà necessario rideterminare i rapporti tra l’Unione Montana Valbrenta, il nuovo ente ed il comune di Solagna. Sono stati quindi demandati al Presidente dell’Unione Montana e alla Giunta i provvedimenti per favorire il nuovo assetto organizzativo che deriverà dalla nascita del comune «Valbrenta» e, in primis, la delocalizzazione del personale e l’avvio di uffici decentrati nel municipio di Solagna, al fine di salvaguardare la continuità dell’attività amministrativa nel periodo ‘post fusione’.

Inoltre, al fine di garantire continuità politica e amministrativa nella fase di scioglimento dei consigli comunali di San Nazario, Campolongo sul Brenta, Valstagna e Cismon del Grappa e di commissariamento del nuovo comune unico, in attesa delle elezioni amministrative in programma nella prossima primavera, Ferazzoli ha provveduto alla nomina del vice presidente dell’Unione Montana Valbrenta, il sindaco di Solagna Daniele Nervo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino