Evasione: yatch, 2 case, 11 auto sequestrati al finto socio d'azienda

Tenenza fiamme gialle di Schio
SCHIO –  Le Fiamme gialle di via Maraschin in esecuzione di un decreto emesso dal gip Massimo Gerace hanno sequestrato disponibilità finanziarie e quote...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SCHIO –  Le Fiamme gialle di via Maraschin in esecuzione di un decreto emesso dal gip Massimo Gerace hanno sequestrato disponibilità finanziarie e quote societarie del valore di oltre 100 mila euro nei confronti di di uno dei responsabili di una significativa frode all'Iva a vantaggio di una società di trasporto di merci su strada. Le quote societarie, formalmente intestate a prestanome, sono risultate nella disponibilità dell’indagato, socio occulto che aveva materialmente fornito le somme necessarie per la costituzione di un’impresa, poi sfruttata come “cartiera” per emettere fatture false. Grazie agli ultimi sequestri il valore del patrimonio illecito aggredito, che potrà rappresentare parte del ristoro del danno subito dalla collettività, ammonta a oltre 1 milione di euro.


Sono state sequestrate disponibilità finanziarie, quote societarie, undici autoveicoli (di cui due affidati in giudiziale custodia con facoltà d’uso alla guardia di finanza), uno yatch della lunghezza di 11,30 metri e due immobili a Malo e San Giorgio in Bosco. L’attività investigativa, coordinata dalla dott.ssa Orietta Canova, procuratore aggiunto della Repubblica di Vicenza, è stata svolta dai finanzieri che hanno scoperto un ingegnoso sistema di frode all’Iva perpetrato mediante la sistematica annotazione di fatture soggettivamente inesistenti emesse dall’anno 2011 da quattro società nazionali aventi natura di vere e proprie cartiere, per servizi di trasporto che, nella realtà, erano curati da una società di diritto slovacco.


Attraverso la perpetrata frode, la società verificata ha potuto beneficiare di un illecito risparmio di imposta sul valore aggiunto per oltre 1,8 milioni. Sul versante amministrativo i militari hanno valorizzato gli esiti delle indagini, concludendo otto verifiche fiscali nei confronti dei soggetti a vario titolo connessi alla frode e constatando una base imponibile ai fini delle imposte dirette sottratta a tassazione per oltre 9,4 milioni ed un’Iva evasa per oltre 4,4 milioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino