Foto, appunti, mappe: i “segreti” del generale Papa esposti al museo

Oggetti e ricordi del generale Papa saranno esposti al museo del Risorgimento di Vicenza
VICENZA - Ci sono foto, manoscritti, tessere riconoscimento. E poi cartoline, mappe, appunti, disegni. Ecco l'Achille Papa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VICENZA - Ci sono foto, manoscritti, tessere riconoscimento. E poi cartoline, mappe, appunti, disegni.


Ecco l'Achille Papa “segreto”. Quello che in pochi finora conoscevano e che si potrà scoprire al museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza. Le memorie del comandante della Brigata Liguria sul Monte Pasubio e sull'Altopiano dei Sette Comuni durante la Grande Guerra saranno custodite a villa Guiccioli. Fanno parte di un fondo conservato fino a oggi dall'associazione Sabotino di Gorizia - in fase di scioglimento dopo 40 anni di attività - e donati a Vicenza su proposta della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia.

ll generale Papa è una figura molto nota in provincia. Nato a Desenzano del Garda nel 1863, medaglia d'oro al valore militare, è stato tra i protagonisti delle battaglie sulle montagne vicentine. A lui sono intitolati il rifugio sul Pasubio e la trentunesima delle 52 gallerie che conducono al monte. L'archivio annovera tra l'altro 4 album fotografici, 8 taccuini e 3 disegni a matita dei luoghi delle operazioni.

Il museo ha anche ricevuto 46 armi antiche - bianche e da fuoco - della fine del Settecento e inizi dell'Ottocento. Si tratta di una raccolta appartenuta al collezionista Ugo Diamanti e donata dai familiari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino