SCHIAVON - Sono durate dieci giorni le riprese della fiction Rai “Di padre in figlia” nei locali delle Poli Distillerie di Schiavon. Dieci giorni in cui il paese intero è...
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Tanto entusiasmo e qualche disagio per questo importante progetto che ha coinvolto l’intero territorio del bassanese. A partire, innanzitutto, dallo stravolgimento della routine lavorativa in quello che è il periodo di maggiore attività dell’azienda, quello della distillazione della vinaccia fresca, fatta di notte per poter lasciar spazio alla troupe durante il giorno. E poi ancora il traffico alternato sulla statale che passa difronte alla distilleria per permettere le riprese degli esterni. Non solo difficoltà, ma anche curiosità e addirittura, allarme tra chi, in quei giorni si è trovato, ignaro, a passare davanti alla distilleria.
Il cambio dell’insegna, ad esempio, sostituita per esigenze di copione con “Distilleria Franza e Figlio”. O, ancora, il falso blitz delle fiamme gialle con grande dispiego di comparse in divisa, che ha costretto la famiglia Poli, nei giorni successivi, a rassicurare amici e conoscenti ignari delle esigenze di copione.
Insieme ad altre location del centro cittadino di Bassano, la distilleria è stata una delle principali location scelte per la fiction grazie anche alla particolarità dei suoi interni e ai suoi alambicchi storici, tra i quali sembra si siano trovati particolarmente a proprio agio Alessio Boni e Cristiana Capotondi, due dei protagonisti ella fiction che, a fine riprese, hanno ricevuto il riconoscimento di “grappaiolo”, dai distillatori coinvolti nella serie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino