SCHIAVON - Sono durate dieci giorni le riprese della fiction Rai “Di padre in figlia” nei locali delle Poli Distillerie di Schiavon. Dieci giorni in cui il paese intero è stato trasformato in una piccola Cinecittà dando ospitalità alle 80 persone della troupe, mentre la storica sede di via Marconi, diventava un set cinematografico a tutti gli effetti. Con tanto di arredi anni ottanta per gli uffici e abiti di scena per alcuni dipendenti e i due fratelli Jacopo e Andrea Poli, assoldati per l’occasione come comparse.
Tanto entusiasmo e qualche disagio per questo importante progetto che ha coinvolto l’intero territorio del bassanese.
Il cambio dell’insegna, ad esempio, sostituita per esigenze di copione con “Distilleria Franza e Figlio”. O, ancora, il falso blitz delle fiamme gialle con grande dispiego di comparse in divisa, che ha costretto la famiglia Poli, nei giorni successivi, a rassicurare amici e conoscenti ignari delle esigenze di copione.
Insieme ad altre location del centro cittadino di Bassano, la distilleria è stata una delle principali location scelte per la fiction grazie anche alla particolarità dei suoi interni e ai suoi alambicchi storici, tra i quali sembra si siano trovati particolarmente a proprio agio Alessio Boni e Cristiana Capotondi, due dei protagonisti ella fiction che, a fine riprese, hanno ricevuto il riconoscimento di “grappaiolo”, dai distillatori coinvolti nella serie.