BASSANO - Novità sul caso del presunto falso ginecolo Andrea Stampini che avrebbe esercitato per quasi quarant’anni pur non avendo nessuna qualifica: la Corte dei...
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Ma per il 65enne ferrarese, bassanese d’adozione, questo è solo l’inizio, essendo sotto processo a Venezia il 20 gennaio per «lesioni personali gravi» e soprattutto «esercizio abusivo della professione» ed essendo ancora aperto il fronte penale. Ammontava infatti a 2 milioni e mezzo di euro la cifra stimata la scorsa estate dai carabinieri dei Nas di Treviso che Stampini dovrebbe restituire per tutti gli stipendi percepiti. Senza contare i danni fisici e morali che alcuni suoi pazienti potrebbero aver subìto a causa del suo inganno e dei mancati controlli.
L’indagine della Procura di Venezia su Andrea Stampini era cominciata per un parto contestato nel giorno di Santo Stefano del 2014 all'ospedale di Dolo, dove esercitava da libero professionista, per lesioni riportate da un neonato. Poi sono emerse le irregolarità e l'Ordine ha preso le contromisure, anche se dopo decenni. Ma potrebbero spuntare altre cause di parenti che cercano la verità sulla perdita dei loro cari. Anche dopo 13 anni dal decesso, come per il caso della 29enne bassanese Silvia Dalla Rizza, morta a seguito di un parto cesareo con Stampini nel gennaio del 2004, i cui familiari hanno deciso ora di intentare causa all’Azienda Sanitaria Ulss 3. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino