È morta Elsa Pasquali, campionessa mondiale di atletica diventata suora a 25 anni

Elsa Pasquali
SCHIO - Lo sport vicentino è in lutto per la scomparsa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SCHIO - Lo sport vicentino è in lutto per la scomparsa all’età di 77 anni di suor Elsa Pasquali, stella dell’atletica nazionale, due titoli mondiali nella prima metà degli anni sessanta, in particolare sulle specialità dei 400, 800, 1.500 metri, 30 km. e corse campestri. Allenata da Mario Lanzi il 29 dicembre 1965 la tesserata per l’Atletica Schio stabilì il record mondiale sull’ora con la distanza di 15,953 chilometri, risultato seguito da un altro mondiale ancora più straordinario, quello sui 30 km. stabilito l’11 febbraio 1966 in 2h, 3’ e 04”. Imprese che proiettarono Elsa Pasquali, carattere solare, alle cronache sportive mondiali. Con uno straordinario progresso agonistico, al culmine della forma atletica e con un orizzonte da grande atleta Elsa Pasquali all’età di 25 anni appese però le scarpe al chiodo per entrare l’8 dicembre 1966 in convento, nel monastero di Vimercate per iniziare nella congregazione St. Pail De Chartres un’altra vita, dedicata a Signore. Suor Elsa è morta a Roma l’8 febbraio, lo stesso giorno della scomparsa nel convento delle Canossiane a Schio (nel 1947) di suor Giuseppina Bakhita, salita agli onori degli altari il 1. ottobre 2000. Nel conveto romano sono stati celebrati i funerali, ma una messa di suffragio a suor Elsa sarà celebrata alle 9 di venerdì 15 febbraio nella chiesa dell’istituto Salesiano di via Marconi. Al momento di entrare in convento venne intervistata da Sergio Marigo, giornalista di Schio per Il Gazzettino. «L’atletica mi ha dato molto, non soltanto sul piano fisico: le mie vittorie più belle, la mia capacità di resistenza allo sport, di soffrire nelle estenuanti gare sono state per me come un segno premonitore che avrei potuto applicare le mie forze fisiche e il mio spirito di sacrificio a un fine più utile di quello che non sia il raggiungimento di un traguardo agonistico. Donando la mia vita a Dio, le darò un senso nuovo, mi completerò, mi arricchirò più di quanto un qualsiasi primato mondiale possa arricchirmi».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino