VICENZA - Congelata l'udienza preliminare per il crack della Banca Popolare di Vicenza, in attesa di una decisione della Cassazione sulla questione di legittimo sospetto...
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LA RICHIESTA DELLA DIFESA: CLIMA NON SERENO, SPOSTARE IL PROCESSO
La decisione di sospendere l'udienza è stata presa oggi dal Gup Roberto Venditti. La questione sollevata dagli avvocati è nota: si sostiene che il clima complessivo a Vicenza non sia tale da consentire agli imputati una valida difesa. L'udienza nel frattempo è andata avanti, dal momento che la norma lo consente, ma solo fino a quando la Cassazione non decide se fissare la discussione di merito davanti a una specifica sezione. In settimana questa decisione è arrivata e quindi il giudice Venditti non poteva far altro che sospendere tutto e attendere che la Corte decida se tenere il processo a Vicenza o spostarlo a Trento.
LA RABBIA DEI RISPARMIATORI
Evidente la frustrazione dei risparmiatori e di coloro che si sono costituiti parte civile nel procedimento, costretti a uno stop forzato di oltre tre mesi. Sul punto è intervenuto anche il neo-sindaco di Vicenza, Francesco Rucco. «Oltre il danno la beffa - ha scritto in una nota diffusa oggi - dal momento che i risparmiatori potrebbero essere costretti a trasferirsi a Trento per seguire il processo.
Il Gazzettino