VICENZA - Erano qualche decina mentre oggi sono oltre duemila. «Negli ultimi mesi gli iscritti sono aumentati del 10%, ma i numeri non sono tutto», precisa la...
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La presidente ha portato il design in basilica
L'appuntamento coincide con la manifestazione Open design Italia, promossa nel weekend dalla stessa Cna all'interno del monumentro di piazza dei Signori. Manifestazione in cui startup, laboratori e incontri sulle tecnologie applicate all'edilizia hanno per protagonisti gli artigiani e le loro attività. Ma guai a confonderli con i “cugini” di Confartigianato. «Abbiamo una differenza di 30 mila iscritti - prosegue Fabris -. Loro sono un pachiderma, noi persone con peculiarità diverse. Abbiamo cercato di mantenere la nostra nicchia».
Nata a Thiene nel 1966, l'associazione si è diffusa in tutto il territorio, fino a diventare una delle realtà più dinamiche dell'economia berica. Raggruppa odontotecnici, estetisti, acconciatori. Ma anche grafici, sartorie, lavoratori edili, elettricisti, idraulici, meccanici e settori quali tessile e produzione di calzature. «Abbiamo intrapreso un cammino di rinnovamento, di restyling - conferma la presidente -. Ci muoviamo verso i servizi alternativi, per affiancare le imprese nella crescita, nel business e nell'accesso al credito».
Tra le priorità c'è quella di sostenere i giovani. «Per loro abbiamo un occhio di riguardo - spiega la numero uno di Cna -. Hanno voglia di mettersi in gioco nel campo delle piccole imprese». Ma ha ragion d'essere l'esistenza dell'associazione, vista la frammentazione del mondo associativo imprenditoriale? «Certo - ribadisce Fabris -. Ripeto, abbiamo peculiarità diverse».
Per il futuro non è esclusa l'aggregazione sinergica con altre Cna venete. «Considerando le identità produttive - conclude la presidente - ci sentiamo vicini alle associazioni di Treviso e Verona». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino