Vicenza capoluogo più efficiente, nella hit parade pure Treviso e Belluno

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VICENZA - Il Comune di Vicenza è il capoluogo di provincia più efficiente d'Italia per quanto riguarda la spesa pubblica. A dirlo è uno studio di Confartigianato pubblicato oggi dal Corriere della Sera in riferimento ai dati del 2013. In testa alla classifica dei capoluoghi più virtuosi c'è il Comune di Vicenza che costa ai contribuenti il 28,9% in meno rispetto al fabbisogno standard. Al secondo posto Ascoli Piceno (-15,2%) e a seguire Monza (-13%), Bergamo (-12,1%), quindi al quinto posto un'altra città veneta, Verona (-10,2%). I capoluoghi peggiori d'Italia Caserta (+40,9%) e Reggio Calabria (+40,5%).


Altri centri del Nordest che si classificano bene nella classifica dei capoluoghi che spendono meno del fabbisogno standard sono Treviso, ottavo posto (-8,9%) Belluno all'undicesimo (-8,1%), Rovigo al ventesimo (-2,1%). Non ci sono invece città nordestine tra le prime 21 più inefficienti d'Italia. 

«Lo studio di Confartigianato conferma la bontà del nostro lavoro
» dice il sindaco di Vicenza Achille Variati. Purtroppo manca il riconoscimento di questo impegno da parte dello Stato che dovrebbe premiare gli enti virtuosi che limitano la spesa pubblica, e non trattarli allo stesso modo di chi spende molto più di quanto dovrebbe». «È in corso un processo di miglioramento continuo su tutti i fronti del bilancio - aggiunge l'assessore Michela Cavalieri -. fondato su tre pilastri: attenzione ai cittadini e alle imprese, rigore e trasparenza. Nonostante i 17 milioni di euro di tagli ai trasferimenti dal 2011 ad oggi da parte dello Stato, siamo riusciti a ridurre il nostro debito da 81 a 54 milioni di euro e a tenere basse le tasse, tanto da essere il capoluogo con la massima attrattività fiscale in Veneto. Grande attenzione al mondo del lavoro e delle imprese con tempi medi di pagamento di 37 giorni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino