VICENZA - «Chiudete le porte dei negozi e abbassate il riscaldamento». Per fare fronte all'emergenza smog - da nove giorni consecutivi le polveri fini sono a...
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Porte chiuse. Chi sì, chi no...
Dai divieti di tenere aperti gli ingressi degli esercizi all'invito a portare i termosifoni delle case a 19 gradi - 20 negli altri edifici, esclusi ospedali e case di riposo - il vedemecum di palazzo Trissino scatena dunque un vespaio di polemiche. «Interveniamo secondo quanto indicato dalla Regione e suggeriamo comportamenti virtuosi. Ma è davvero giunto il tempo di provvedimenti strutturali - commenta il sindaco Achille Variati -. Piccoli gesti all'apparenza insignificanti possono determinare cambiamenti importanti. Per questo invito i cittadini ad abbassare il riscaldamento di casa o del luogo di lavoro». Ma i commercianti incalzano: «Alcuni negozi non hanno nemmeno la caldaia, ma solo pompe di calore - precisa ancora Stragapede -. Le barriere d'aria funzionanti nella maggior parte delle attività, che permettono di tenere le porte aperte, abbattono la dispersione di calore e alla fine sono soluzioni ben più efficienti, dal punto di vista del risparmio energetico e del minore inquinamento, che la chiusura della porta. E' con i clienti che continuano a entrare e uscire dai negozi, chiudendo ed aprendo le porte, che si ha il massimo spreco di calore». Ma il negoziante Santagiuliana, titolare di una boutique in centro, che videointervistiamo ha opinioni diverse e sostiene che l'ordinanza sindacale è logica e giusta. Non sono certo i piccoli e medi negozi che hanno quel tipo di problema, aggiunge.
Infine ecco le raccomandazioni: spegnere le auto ai semafori, evitare accelerate brusche, verificare gli scarichi delle auto, concentrare le attività all'aria aperta alle prime ore del pomeriggio e lontano dalle strade, aerare le abitazioni in tarda mattinata, limitare l'utilizzo di stufe e caminetti alimentati a legna, cippato e pellet. «E' forte il sospetto che i pseudo provvedimenti siano frutto di azioni di autotutela da eventuali azioni di salvaguardia di cittadini e istituzioni competenti in materia di salute pubblica - taglia corto Ferrarin -. Per l'amministrazione la salute dei cittadini non è mai stata in primo piano". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino