BASSANO - La carrellata di successi mediatici per Bassano non si arresta. E dopo la fiction targata Rai e gli approfondimenti culturali di Alberto Angela, è la...
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Protagonista dei 30 secondi che lanciano il nuovo logo del colosso delle telecomunicazioni, dal primo gennaio non più Telecom Italia ma semplicemente Tim, l’informatico britannico che, nel 1989, durante il suo lavoro al Cern di Ginevra, diede vita al più ambizioso progetto informatico della storia: la nascita di Internet. Stiamo parlando di (un nome una garanzia, si direbbe, visto che si chiama come la sigla delle telecomunicazioni) Sir Tim Berners-Lee, insignito del titolo di baronetto dalla Regina Elisabetta, e praticamente sconosciuto ai non addetti ai lavori.
Suo il merito di aver intuito e dato le basi per lo sviluppo del World Wide Web, averne coniato il nome e contribuito a sviluppare i codici informatici che tutt’oggi sono alla base di Internet. Ma niente fan a caccia di selfie, bagni di folla o richieste di autografi, per questo compassato londinese che ha davvero cambiato la storia dell’umanità. I primi contatti, un sopralluogo veloce e poi, all’inizio del mese scorso, un set blindato tra le Bolle, per l’efficiente troupe e il blasonato regista americano Michael Haussman, direttore di video musicali per star del calibro di Madonna e Jennifer Lopez.
Berners-Lee osserva il mondo dalle strutture di vetro e metallo ispirate agli alambicchi della distillazione, chiacchierando di creatività, condivisione e conoscenza. La cornice ideale, spiegano gli addetti ai lavori, per parlare di futuro, visione e progresso tecnologico. Le Bolle create da Fuksas attirano: mesi fa ebbero la benedizione e i complimenti di Renzo Rosso che venne ospitato nella prestigiosa architettura sede della Nardini per presentare i suoi vini: «Una figata» fu allora l'esclamazione di mister Diesel. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino