BASSANO/MAROSTICA - (Cs) Un Renzo Rosso in versione "coldiretto" ha tenuto banco alle Bolle di Nardini ("Complimenti, è una figata, è un orgoglio veneto e bassanese...
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"Le Bolle, una figata, orgoglio veneto"
Un tempo, decenni fa, quello era il regno dei Pozzobon, costruttori veneti, e nella villa si facevano incontri con i maggiorenti della politica degli anni Settanta e Ottanta, da Andreotti a Bernini. Oggi è il quartier generale agricolo di mister Diesel. Il quale a sessant'anni sembrerebbe magari propenso al buen retiro nel suo splendido podere, ma invece no perchè ha aperto la serata annunciando la "fusione" fatta al mattino, a Milano, con Yook Net-A-Porter Group, colosso della distribuzione del lusso online, "un miliardo e 300 milioni di fatturato, wow".
La serata nella location Nardini
Non è mancato un "wow" anche per il Bassano calcio, primo in classifica, poi Rosso, nella serata condotta da Arturo Rota presidente della Fondazione Veronelli, e da Letizia Bonamigo responsabile commerciale della Diesel Farm, si è soffermato sulla filosofia di Diesel Farm: artigianalità ma coniugata alla tecnologia, così come lui fa nella moda, vini con zero aggiunte, che sia zucchero o altro, digeribilità intesa come capacità del terreno di non essere violentato, sostenibilità come concetto di pagare ai contadini il giusto valore produzione in modo che siano intenzionati a rimanere sul territorio a fare il loro lavoro, longevità per far capire il potenziale di invecchiamento dei prodotti.
Quello della Diesel Farm, ha detto Rosso, è "un vino in mutande, trasparente, per far capire la materia prima con la quale viene fatto". Chardonnay e Pinot Nero, Merlot e Sauvignon: ora i vini di Rosso vanno sul mercato. Per gli ospiti delle Bolle la cena era firmata da Alessandro Daldegan, che sta aspettando la stella Michelin. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino