Nuove grane per BpVi, Cattolica pronta a fare causa: ha perso 54 milioni

Giovan Battista Mazzucchelli, ad di Cattolica
VICENZA - Nuove grane in vista per BpVi. Cattolica Assicurazioni si prepara a ingrossare le fila dei soci che stanno facendo causa alla Popolare di Vicenza e mette nel mirino il...

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VICENZA - Nuove grane in vista per BpVi. Cattolica Assicurazioni si prepara a ingrossare le fila dei soci che stanno facendo causa alla Popolare di Vicenza e mette nel mirino il prospetto dell'aumento di capitale del 2014, anno in cui la banca ha raccolto circa 1 miliardo di euro che, secondo i desiderata dell'allora presidente, Gianni Zonin, sarebbe dovuto servire a finanziare l'acquisto di Banca Etruria e Veneto Banca.


Cattolica, si legge nel progetto di bilancio, «ha deciso di verificare eventuali presupposti e condizioni per l'eventuale tutela delle proprie ragioni quale investitore in BpVi, con particolare riferimento all'operazione di aumento di capitale della stessa banca della primavera 2014 e al contenuto del relativo prospetto». Il parere chiesto ai consulenti legali ha evidenziato «la teorica sussistenza di dette ragioni risarcitorie» ma anche «l'opportunità di attendere, per l'avvio delle relative azioni, l'esito degli accertamenti e dei procedimenti sanzionatori nei confronti di ex esponenti di BpVi avviati dalla Consob sulla stessa materia».

Cattolica, prima di essere 'azzeratà dal fondo Atlante, deteneva una quota dello 0,89% nel capitale di Popolare di Vicenza, su cui negli ultimi due anni ha registrato svalutazioni per complessivi 54 milioni di euro. Lo scorso anno la compagnia ha deciso di recedere dagli accordi di bancassicurazione con Bpvi, che dovrà farsi carico di riacquistare le quote nelle società comuni se, come appare probabile, Cattolica eserciterà l'opzione put (vendita dei titoli) nei confronti della Popolare di Vicenza entro il termine del prossimo 10 maggio.
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Il Gazzettino