Una grande mano di marmo alta due metri, monumento a Mastrotto

Nella rotatoria di Arzignano l'impronta della mano realizzata in marmo da Tadiello
ARZIGNANO - Arte e impresa, ad Arzignano il "matrimonio" diventa cosa concreta. Sabato 10 giugno si inaugura al centro della rotatoria all’incrocio fra via...

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ARZIGNANO - Arte e impresa, ad Arzignano il "matrimonio" diventa cosa concreta. Sabato 10 giugno si inaugura al centro della rotatoria all’incrocio fra via Kennedy, via Arciso Mastrotto e via dei Mille, il monumento realizzato da Alberto Tadiello, l’artista vicentino originario di Montecchio risultato vincitore del concorso “Arciso Mastrotto. Memoria e Futuro”. Una mano impegata nel lavoro ben rappresenta la straordinaria capacità dell’uomo e imprenditore Arciso Mastrotto di combinare i valori e l’esperienza del “saper fare” tipici di un mondo ancora prevalentemente rurale, con una visione progressista e lungimirante. L’iniziativa è stata voluta dai figli Santo, Bruno, Angelo, Rino, Mario e Nella.

 
Al concorso avevano aderito con il proprio progetto 14 artisti emergenti del panorama nazionale e internazionale. L’opera di Alberto Tadiello è stata scelta come vincitrice nel maggio scorso da una giuria composta dai critici d'arte di fama internazionale Andrea Bruciati e Luca Beatrice, dai fratelli Santo e Bruno Mastrotto e dall’assessore alla cultura del Comune di Arzignano Mattia Pieropan.
 
La scultura in marmo riproduce in scala l’impronta lasciata da una mano, trasformata da Tadiello in una scultura tridimensionale, alta oltre 2 metri. A simboleggiare il gesto del fare che diventa materia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino