BASSANO. Tutti in pista contro il progetto della Ciclopista. E una chiamata a Zaia perchè prenda posizione. Per fare il punto sulla vicenda del progetto della Ciclopista...
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La marcia del comitato e l'incontro al Caffè dei libri
Dopo la raccolta di firme, oltre 7500, una passeggiata educativa con guida naturalistica, una passeggiata guidata con più di 700 persone e un concorso fotografico, «considerato che le istituzioni non ci ascoltano, parte quindi il nostro appello per richiamare l'attenzione». Attenzione su cosa? Sul fatto che il «l'anello del Brenta è un impianto sportivo a costo zero, una pista naturale che ha un costo di gestione irrisorio e permette a tutti, 365 giorni all'anno, un'attività sportiva naturale, facile, economica, socializzante, consigliata da ogni medico e in un ambiente unico, rilassante, all'aria aperta, a contatto con la natura, fuori dai rumori e lontana dallo smog. La qual cosa non sarebbe più possibile se venisse realizzata un'infrastruttura prevalentemente concepita per i cicloturisti che arrivano dal nord Europa».
Il comitato, è stato ribadito, non dice “no” a un progetto di Ciclovia in quanto tale: «si oppone invece a questa prospettiva progettuale, sostenuta da circa 2 milioni di euro di finanziamenti europei erogati per il tramite della Regione e il cui progetto definitivo è stato approvato dall'Unione Montana Valbrenta». La Foresta invita quindi a «rivedere il progetto e non sormontare la ciclabile sul vecchio sentiero Bassano-Oliero, trovando una soluzione alternativa e separando pedoni e ciclisti. Bisogna aprire un tavolo di confronto per poter dire la nostra».
Il comitato ha quindi pronta una lettera-appello da consegnare al presidente del Veneto Luca Zaia. «C'è un precedente - conclude la portavoce -. Il governatore Zaia, l'altro giorno, ha stoppato la legge sulla riduzione del Parco dei Colli Euganei, come avevano richiesto i comitati. Noi gli chiediamo di ascoltare il comitato e i cittadini che hanno firmato la petizione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino