Sentiero del Brenta, ora provano a "smuovere" il governatore Zaia

Bassano, Elisabetta Foresta e un'immagine della marcia del comitato Salviamo il Sentiero
BASSANO. Tutti in pista contro il progetto della Ciclopista. E una chiamata a Zaia perchè prenda posizione. Per fare il punto sulla vicenda del progetto della Ciclopista...

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BASSANO. Tutti in pista contro il progetto della Ciclopista. E una chiamata a Zaia perchè prenda posizione. Per fare il punto sulla vicenda del progetto della Ciclopista del Brenta, osteggiato dal comitato ‘Salviamo il Sentiero del Brenta’, Elisabetta Foresta, presidente del comitato, ha indetto un incontro al Caffè dei Libri. «La nostra - ha spiegato la portavoce - è un'iniziativa sull'importanza di mantenere integro il sentiero, che è un patrimonio comune e un'opera d'arte della natura dal valore inestimabile. Le soluzioni alternative ci sono e potrebbero dare un valore aggiunto al percorso».


La marcia del comitato e l'incontro al Caffè dei libri
Dopo la raccolta di firme, oltre 7500, una passeggiata educativa con guida naturalistica, una passeggiata guidata con più di 700 persone e un concorso fotografico, «considerato che le istituzioni non ci ascoltano, parte quindi il nostro appello per richiamare l'attenzione». Attenzione su cosa? Sul fatto che il «l'anello del Brenta è un impianto sportivo a costo zero, una pista naturale che ha un costo di gestione irrisorio e permette a tutti, 365 giorni all'anno, un'attività sportiva naturale, facile, economica, socializzante, consigliata da ogni medico e in un ambiente unico, rilassante, all'aria aperta, a contatto con la natura, fuori dai rumori e lontana dallo smog. La qual cosa non sarebbe più possibile se venisse realizzata un'infrastruttura prevalentemente concepita per i cicloturisti che arrivano dal nord Europa».

Il comitato, è stato ribadito, non dice “no” a un progetto di Ciclovia in quanto tale: «si oppone invece a questa prospettiva progettuale, sostenuta da circa 2 milioni di euro di finanziamenti europei erogati per il tramite della Regione e il cui progetto definitivo è stato approvato dall'Unione Montana Valbrenta». La Foresta invita quindi a «rivedere il progetto e non sormontare la ciclabile sul vecchio sentiero Bassano-Oliero, trovando una soluzione alternativa e separando pedoni e ciclisti. Bisogna aprire un tavolo di confronto per poter dire la nostra».

Il comitato ha quindi pronta una lettera-appello da consegnare al presidente del Veneto Luca Zaia. «C'è un precedente - conclude la portavoce -. Il governatore Zaia, l'altro giorno, ha stoppato la legge sulla riduzione del Parco dei Colli Euganei, come avevano richiesto i comitati. Noi gli chiediamo di ascoltare il comitato e i cittadini che hanno firmato la petizione».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino