POVE DEL GRAPPA - Estate e cani: associate, queste due parole fanno subito pensare al triste fenomeno degli abbandoni. Non è così per il Canile di Pove del Grappa...
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“Negli ultimi mesi - spiega il presidente della Lega del Cane di Bassano, Moreno Ferracin - non abbiamo mai avuto in canile più di 15 cani. Questo è dovuto sicuramente al servizio che viene offerto dall’Ulss3 che punta sulla prevenzione offrendo vaccinazione e sterilizzazione gratuita prima e dopo l’adozione. È un incentivo e una sicurezza che favorisce l’affido. Ma non solo: ci impegniamo anche nell’informazione e nella promozione dei cani che ospitiamo usando i social media: sulla Pagina Fecabook “Canile di Pove del Grappa” pubblichiamo le loro foto. Inoltre diamo una mano a chi non può più tenere il cane, non facendolo lasciare in canile, ma mettendolo piuttosto a contatto con chi potrebbe adottarlo o ospitando cane e padrone il giorno di apertura al pubblico”.
Un aiuto che scoraggia, sì, l’abbandono per le strade, cercando però di non incentivare a lasciare con facilità l’amico a quattro zampe in canile. “Avere un cane è una responsabilità - specifica il dottor Franco Bizzotto, responsabile del Servizio Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche dell’Ulss3 - dalla quale non ci si può tirare indietro per pigrizia o per il capriccio magari di cambiare razza. Diverso è invece, ad esempio, il caso dell’anziano che non è più in grado di occuparsi dell’animale. Analizziamo caso per caso. Siamo una struttura consorziata con l’amministrazione comunale e per noi, a differenza dei canili privati, un cane è costo, non un guadagno”.
“I volontari del canile poi - continua Bizzotto - cercano di affidare i cani a proprietari adatti, esaminando le caratteristiche della bestiola, verificando ad esempio, se può andare d’accordo con i bambini o se può convivere con altri animali domestici. E se ha un comportamento difficile, gli fanno seguire prima un percorso educativo”. I numeri però sono confortanti: “Su una media di circa 500 cani catturati all’anno, sfuggiti a proprietari (la grossa campagna per microchippature che facciamo aiuta anche a questo) o persi da chi se ne prendeva cura per le vacanze (nel Bassanese non ci sono randagi), ne riusciamo a restituire o far adottare la gran parte. Restano spesso in canile quelli più vecchi”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino