Venezia scopre un'inedita Deposizione di Tiziano

Venezia scopre un'inedita Deposizione di Tiziano
La scoperta arricchisce il patrimonio artistico veneziano. E ora, una volta di più, la Serenissima si mette in concorrenza con altri prestigiosi musei come il Prado di Madrid o...

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La scoperta arricchisce il patrimonio artistico veneziano. E ora, una volta di più, la Serenissima si mette in concorrenza con altri prestigiosi musei come il Prado di Madrid o il Louvre. E tutto grazie ad una importante scoperta: il ritrovamento di un dipinto inedito di Tiziano Vecellio, raffigurante la "Deposizione di Gesù nel sepolcro": un'opera del tutto simile a quelle, con lo stesso nome, conservate nel museo spagnolo; a Parigi; e pure in presenza di due varianti, ritenute anch'esse del maestro cadorino o forse della sua bottega, custodite sempre a Madrid e all'Ambrosiana di Milano.

Ora, però, grazie ad un lavoro compiuto con meticolosità, alcuni ricercatori della Pinacoteca Manfrediniana del Seminario patriarcale di Venezia, un edificio accanto alla Basilica della Salute, hanno ritrovato una copia di questo capolavoro, assolutamente inedito in città. Quest'opera, che nella sua versione più celebre conservata al Prado, vede comparire anche l'autoritratto di Tiziano, sarà in mostra da domani, proprio alla Manfrediniana in un'esposizione intitolata "Scoprire Tiziano/Discovering Tiziano".
Prima dell'apertura al pubblico, prevista alle 15, in mattinata, alle 11.30, si terrà una vernice ad invito riservato, con una conferenza di presentazione alla quale parteciperanno il curatore della mostra, Andrea Donati, don Fabrizio Favaro, rettore del Seminario; don Giammatteo Caputo, responsabile dell'Ufficio diocesano per i Beni culturali e che si concluderà con una visita guidata alla Sacrestia della Salute e alla stessa Collezione. L'esposizione resterà aperta fino al 2 luglio prossimo (orario 15-18). Il restauro è stato eseguito da Marika Barbiero nel laboratorio di Luciano Garbin a Gambugliano (Vi). Per l'occasione saranno presentati un saggio critico dello stesso Donati e una ricerca condotta dal critico d'arte Rafael Japon nell'archivio della Compagnia delle Indie di Siviglia.
«Quel dipinto - spiega una nota del Seminario patriarcale - fu spedito da Filippo II il 13 luglio 1558 in sostituzione di una versione precedente che Tiziano aveva inviato al Re di Spagna, ma che si era perduta durante la spedizione. Il ritrovamento di questa tela inedita della "Deposizione", simile proprio a quella del Prado, riapre la questione sulla fortuna del dipinto. Il quadro risulta essere di straordinaria qualità e proviene dalla collezione italo-spagnola dei de la Riva-Aguero y Basso della Rovere.

Nell'ambito di questa operazione di "riscoperta", il Seminario Patriarcale ha organizzato anche un ciclo di conferenze sulla figura di Tiziano Vecellio, sulla sua arte e la sua storia personale, con la collaborazione di Silvia Marchiori, che si svolgeranno durante tutto il periodo della mostra fino al 11 maggio. Il primo appuntamento sarà sabato 26 marzo, alle 11, sul tema "Tiziano come Nicodemo, meditare la Passione".
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Il Gazzettino